Bibliografia Ferroviaria Italiana


Corso di vetture a vapore ch'ebbe effetto tra Liverpool e Manchester

Napoli : Nello stabilimento dell'Ateneo, 1830.

In "L'indicatore de' progressi della letteratura, delle scienze, delle arti e dell'industria", 1830, Vol. I, pagine 138-141

Corso
di vetture a vapore
ch'ebbe effetto
tra Liverpool e Manchester

La compagnia del cammino di ferro, che si costruì tra Manchester e Liverpool, aveva proposto un premio di 500 lire (circa 13,000 fr:) in favore della migliore vettura a vapore che se le sarebbe presentata. Le principali condizioni del programma erano: 1.° Che le macchine ammesse al concorso non dovessero avere un peso maggiore di sei mila chilogrammi; 2.° che dovessero avere la forza di trascinare dietro ad esse, per un tragitto di circa undici leghe, oltre la provvisione d'acqua e di combustibile che lor sarebbe necessario per questo tratto di strada, un treno di vetture da trasporto, il cui peso fosse eguale a tre volte quello della macchina istessa; 3.° che dovessero camminare con una velocità di dieci miglia inglesi (tre leghe e mezza), almeno, per ora; 4.° che la pressione del vapore nel calderone non potesse eccedere cinquanta libbre per pollice quadrato; 5.° che l'altezza della vettura, dalla terra fino alla sommità del cammino, non dovesse oltrepassare quindici piedi; 6.° finalmente che la macchina dovesse bruciare il suo fumo. Si scelse, sulla nuova strada di ferro da Liverpool a Manchester, uno spazio di circa una lega di lunghezza, in un luogo ove la strada è perfettamente piana; si dispose questa parte della strada in modo che le vetture potessero, ritornando più volte sui loro passi, fare il tragitto delle undici leghe richieste dal programma.

Il 6 ottobre ultimo, giorno fissato per l'apertura del concorso, una folla di dotti, d'ingegneri e di curiosi, venuti da tutte le parti d'Inghilterra, era riunita sulla strada di Liverpool, per essere testimone di quelle esperienze interessanti, che dovean durare per dodici giorni.

Dieci concorrenti si erano fatti iscrivere; ma o che qualche danno fosse avvenuto alle macchine, o che non fossero intieramente terminate per l'epoca fissata, cinque solamente furono in istato di concorrere.

La Perseveranza, macchina presentata dal Sig. Burstall, e che aveva sofferto qualche avaria nel suo trasporto da Liverpool, ma che dopo era stata riparata, fece molte corse con una velocità di circa cinque miglia (una lega e tre quarti) per ora.

Il 13 ottobre una seconda macchina, chiamata la Senza-pari, fu messa alla pruova. Si trovò da prima che il peso di questa macchina eccedeva un poco il massimo di sei mila chilogrammi determinati dal programma. Ciò non ostante le venne imposto l'obbligo di fare il cammino fissato, o undici leghe, trascinando un carico eguale al triplo del suo peso, vale a dire diciotto mila chilogrammi di più. Questa vettura camminò per due ore con una grande regolarità, e, durante quest'intervallo, essa percorse uno spazio di venticinque miglia (otto leghe e mezza); allorchè camminasse rapidamente, potrebbe fare una lega in dodici o tredici minuti. Durante l'esperimento si avvertì che un tubo lasciava scappare il vapore, ed il suo cammino fu sospeso.

I giorni seguenti si provò un'altra macchina, chiamata la Novità, presentata da' signori Braitwaite e Eccrison. La leggerezza di questa vettura, la sua piccola dimensione, la sua eleganza e la delicatezza del suo lavoro eccitarono la generale ammirazione degli spettatori. Il suo peso era di circa tre mila chilogrammi. Si accese il fuoco, e, in men di quaranta minuti, e con una spesa di circa quindici libbre di coke, il vapore si elevò ad una pressione di cinquanta libbre per pollice quadrato. Sulle prime si fece camminar la vettura sola, cioè con la sua provvisione di combustibile e di acqua, e con le persone che dovevano dirigerla. La Novità partì con la velocità di ventotto miglia (nove leghe e mezza) ad ora; essa fece anche una lega nel breve spazio di cinque minuti. Se la strada da Liverpool a Manchester fosse stata terminata, questa macchina avrebbe percorso questo tragitto di undici leghe in men di un'ora. Malgrado questa sorprendente velocità, il cammino della vettura era uniforme, sicuro e regolare: la macchina consumava intieramente il suo fumo, e non se ne vide uscire la menoma quantità dall'apertura del cammino. Vi si attaccò in seguito un peso triplo del suo, o di undici mila chilogrammi ad un dipresso, ed essa strascinò questo peso con facilità, conservando una velocità di sette leghe ad ora. Siccome il vapore venne a sfuggire per un piccolo tubo, fu arrestata per accomodarla; la pruova fu rinviata ad altro giorno. Quando le riparazioni furon fatte, la Novità si rimise in cammino e fece molti giri per piacere degli spettatori. In vece della carretta ordinaria si sostituì una grande diligenza, nella quale montarono più di quaranta dilettanti. La macchina corse con una velocità di una lega in sei minuti; ed ancorchè le persone ch'erano nella vettura potessero appena distinguere gli oggetti esterni, tanto andavano rapidamente, il suo movimento era così equabile e regolare, che vi si poteva leggere ed anche scrivere. Allorchè si ricominciò la pruova decisiva, col carico, la Novità aveva di già fatto tre leghe con una velocità di cinque leghe ad ora, quando il mastice che chiudeva le giunture del calderone e che non era molto secco, si liquefece; quest'incidente obbligò a sospendere l'esperimento, che fu aggiornato ad altra epoca.

Il signor Roberto Stephenson presentò un'altra vettura, detta la Piramide. Questa macchina è grande e solidamente costrutta. Il suo peso, il calderone essendo ripieno di acqua, era di quattro mila chilogrammi. Questa macchina, trascinando dietro a sè un carico di circa tredici mila chilogrammi, percorso un transito di trentacinque miglia (quasi dodici leghe) in tre ore e dieci minuti, compresevi le stazioni ed i ritardi necessarii per ogni giro. In una seconda pruova essa fece lo stesso transito in due ore e quarantacinque minuti, il che importa più di quattro leghe ad ora, comprese le stazioni. Un'altra volta la Piramide, alleggeritasi del peso che aveva portato, percorse uno spazio di più di dieci leghe in un'ora. Si osservò che questa macchina lasciava sfuggire un poco di fumo, ed aveva qualche ineguaglianza nel suo moto, che ha variato tra quattro leghe e mezza e cinque e mezza per ora. Nondimeno sembrava costante ch'essa potesse far facilmente, col suo peso di tredici mila chilogrammi, un transito di cinque leghe ad ora. La consumazione di coke, per una corsa di ventiquattro leghe, è stata di circa cento cinquanta chilogrammi.

I commissari del concorso aggiudicarono a quest'ultima vettura il premio di 13,000 fr.

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