Bibliografia Ferroviaria Italiana


ROMANO VECCHIET (A cura di)

Corridoio Cinque. Storia, problemi e prospettive

Trieste : Istituto Gramsci del Friuli Venezia Giulia, 2010.
Pagine 180. Cm. 24x17. Brossura.
Collana "Atti dell'Istituto Gramsci del Friuli Venezia Giulia" ; 12
ISBN 978-88-903008-4-4

Atti del Convegno realizzato a Trieste il 23 e 24 febbraio 2007 dall'Istituto Gramsci del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con il Centro Studi Dialoghi Europei

Dalla quarta pagina di copertina: "Dare alle stampe questi atti è un doveroso impegno civico nei confronti di una problematica che ha attraversato almeno due decenni di dibattito sulle nostre infrastrutture ferroviarie, impegnando non solo ingentissime risorse finanziarie, ma anche alcuni dei nostri migliori politici e il fior fiore dei tecnici che di questo Corridoio Cinque avevano seguito tutta l'evoluzione progettuale. Ricordare chi si è battuto, anche generosamente, per una soluzione anziché per un'altra (far arrivare la TAV nel cuore di Trieste piuttosto che spingerla lungo la Valle del Vipacco), chi era schierato “dall`altra parte” e si impegnava ostinatamente perché tale infrastruttura non venisse minimamente realizzata, pensando invece a un miglioramento della rete ferroviara esistente, o riandare a come si tentò (e si tenta tuttora) di occultare il vero andamento di un tracciato per evitare (in realtà solo maldestramente rinviando) il confronto con il territorio e la popolazione attraversata, capire come e perché si sia giunti all'incredibile stallo di oggi, dove nemmeno per il tracciato a Ovest di Trieste le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto stanno trovando un accordo, per non parlare del giustamente dibattutissimo attraversamento del Carso tra Trieste e Divaccia, è un'operazione fatta nel segno della massima trasparenza, per tutti coloro, e sono tanti, vogliano saperne di più.
Il libro realizzato, che raccoglie gli interventi e gli scritti presentati nel corso di un convegno internazionale organizzato dall'Istituto Gramsci del Friuli Venezia Giulia a Trieste il 23 e 24 febbraio 2007 e per gran parte riveduti e aggiornati, dimostrerà nel tempo quale sia stato il livello del dibattito sul Corridoio Cinque in questa Regione, quale la consapevolezza politica dei nostri amministratori su questa realizzazione, il perché dei tanti ritardi, e forse anche - dovremmo realisticamente mettere in conto anche questa ipotesi - il perché della sua non attuazione, per limiti ferrei di bilancio, per limiti progettuali, o per l`incoerenza delle scelte politiche di oggi.
L'Istituto Gramsci FVG, con questa pubblicazione, vuole riaprire un dibattito perché su questa importante opera si continui a discutere ad ogni livello, per arrivare a soluzioni credibili e attuabili, visto che c`è di mezzo il futuro di Trieste, del suo porto, della sua collocazione in Europa, per non parlare di tutta la Regione Friuli Venezia Giulia: vedendo da un lato cosa si è fatto un secolo e mezzo fa, come si risolsero in pochi anni problemi in apparenza insolubili, collegando Vienna a Trieste, e Trieste e il Friuli a Milano con la prima linea davvero internazionale che interessasse l'Italia, e dall'altro cercando di capire cosa ci riserverà il prossimo futuro. Di certo, almeno fino ad oggi, un futuro meno entusiasmante di un tempo, irrimediabilmente molto lontano ormai dal mito del progresso e della modernità che il treno allora, con prepotente vitalità, riusciva ancora a rappresentare."

Indice del libro
Introduzione
di Romano Vecchiet
9
Note ai testi12
Relazioni introduttive
Le Reti Transeuropee di trasporto: ragioni e limiti dell'iniziativa comunitaria
di Giorgio Rossetti
15
La progettazione ferroviaria nel Lombardo-Veneto a metà Ottocento. Riflessioni su alcune costanti del dibattito
di Romano Vecchiet
23
Il Corridoio Cinque nella logica dei trasporti
Dall'Italia all'Europa: lo scavo delle gallerie ferroviarie fra Otto e Novecento
di Stefano Maggi
37
Il dibattito al Parlamento Europeo
di Paolo Costa
55
Corridoi plurimodali e cambiamenti strutturali dell'economia europea. Il ruolo del Friuli Venezia Giulia
di Giacomo Borruso
59
Il Corridoio Cinque e il ruolo della Regione
di Lodovico Sonego
69
Il Progetto Prioritario 6 e i nodi cruciali del Nord-Est: da Cervignano a Divaca
di Mario Goliani
73
Il tracciato in Slovenia
di Blagomir Cerne
83
Le incognite sul tracciato
di Livio Sirovich
85
Tavola rotonda: L'Europa, l'ambiente e le grandi opere
Le grandi reti di trasporto per una mobilità sostenibile
di Vittorio Prodi
97
Alta Velocità, una posizione critica
di Roberto Musacchio
101
Il Corridoio Cinque nella politica europea e i problemi dell'ambiente
di Sepp Kusstatscher
105
L'atteggiamento dei poteri locali
di Gianfranco Pizzolitto
109
Il dibattito nelle comunità locali della Slovenia
di Luka Juri
113
Il rilancio della ferrovia e il "Sistema dell'AV" in Italia
di Stefano Lenzi
119
Le grandi opere e il confronto con gli Enti locali
di Mauro Travanut
135
Alta Velocità, ma tempi infiniti
di Cristiano Degano
139
Interventi conclusivi
Il carattere transfrontaliero del Corridoio Cinque
di Peter Verlic
145
Il Corridoio Cinque, lo stato dell'arte
di Cesare De Piccoli
147
Investire nelle infrastrutture senza chiuderci al confronto
di Ettore Rosato
157
Aggiornamenti
Corridoio Cinque: opera costosissima, inutile e tecnicamente impossibile. Quindi ottima
di Paolo De Toni
163
Prima migliorare l'esistente. Poi realizzare le infrastrutture d'intesa col territorio
di Debora Serracchiani
171
Postfazione
di Paolo Possamai
177
Indice dei nomi179
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